Recensioni

Just an ordinary day è stato realizzato da Adrian Bojic e Rita Bjdov in Croazia nel 2019. La tecnica dei cartoncini colorati di piccolo taglio assemblati risulta molto accurata e precisa e trasmette una sensazione mista tra ordine e disordine. I suoni scelti sono ricercati e spesso inusuali e attivano...

Tra tutti i corti, Mai un giorno normale ci ha colpito in modo particolare. Creato dall’italiana Agata Herbeston, il corto evidenzia immediatamente la straordinaria abilità nella lavorazione della lana cotta, attraverso numerosi dettagli nei personaggi e nello scenario. Il contrasto tra la musica classica rilassante e la musica, ad un...

Warm Tea, tra tutti i corti che abbiamo visto, creato da un bambino iraniano di dieci anni, è quello che abbiamo preferito perché comunica l’importanza della generosità e della gentilezza. Gli spettatori rimangono con il fiato sospeso fino alla fine, quando si capisce che il protagonista è più attento e...

Tra i vari corti visti, quello che più ci è piaciuto è Mosquito Fish, realizzato da una ragazza americana attenta alle tematiche ecologiche. Mediante un’eccezionale lavorazione della plastilina, dimostra che i pesticidi possono essere sostituiti in modo sostenibile. La tecnica usata appare molto creativa e originale: lo sfondo e i...

Lullaby è stato realizzato da bambini dell’Ucraina, ospitati in Armenia a causa della guerra. La tecnica utilizzata è molto originale, infatti si concretizza nella costruzione di ambienti e personaggi usando la carta. La colonna sonora scelta è una ninna nanna tradizionale che esprime, senza parole, profonde emozioni. La cura del...

Tra i diciotto cortometraggi visti quello che mi ha colpito di più è stato “FLASHLIGHT”, realizzato da un gruppo di ragazzi tra 14 e 16 anni studenti di un istituto in Grecia. Con la durata di soli 4:00 minuti riesce a dare una visione profonda del bullismo: la volontà di...

Uno dei corti a mio parere più interessante e ben riuscito è “ THE ATAR EXPERIENCE”; un breve documentario, composto dal regista Jon Copson del John Curtin College of the Art nel 2022, che racchiude in soli quattro minuti, la storia di un giovane studente Atar, mentre affronta le difficoltà...

Il corto che mi è piaciuto di più è stato DIAVEL’S MUSIC perché racconta dell’oppressione che le persone soffrono in Kosovo. Infatti lì la musica metal e, più in generale, rock è bandita perché chi la suona è considerato un tossico, mentre la band kossovara ci spiega che per loro...

Il cortometraggio “Pliashka” mi ha trasmesso molte emozioni e riflessioni per il messaggio contenuto, ossia i sacrifici per realizzare il proprio sogno. Questo corto fu creato dal quattordicenne ucraino Diegor ed è caratterizzato da un’animazione con protagonista una bottiglia. Può sembrare un video per spettatori molto giovani ma vi assicuro...

Tra i vari cortometraggi che ho avuto modo di vedere, “Hotel Brown” di Vladislav Borodaev mi è sembrato il migliore. Il cortometraggio, infatti, si è particolarmente distinto per l’accuratezza e l’attenzione con cui sono state girate le scene e i giochi di luce. La trama inoltre, che è stata studiata...