Le recensioni dei ragazzi

Le recensioni dei ragazzi

Anche quest’anno i ragazzi della scuola secondaria di primo grado hanno elaborato recensioni cinematografiche dei corti visti al festival. Quest’anno l’esperienza è stata un po’ particolare, come ci raccontano Maria Elena ed Amelia.

Quest’anno è andato così…tutti a casa, annoiati e desiderosi di tornare scuola. In questi giorni abbiamo capito che tutte le piccole cose hanno un valore e che dobbiamo tenerle al sicuro.
Questo nuovo auditorium online è una bellissima idea per stare insieme e condividere idee (per me è stato emozionante rivederci tutti). Vedere quei cortometraggi e sapere che lo stiano guardando tutti i ragazzi mi ha fatto sentire a scuola.
Parlando dei cortometraggi, tutti hanno qualcosa di speciale, possono essere creati interamente da bambini e ragazzi, possono essere disegnati e ridisegnati. Non trattavano gli stessi argomenti e questo l’ha fatto diventare più divertente e interessante.
Il cortometraggio che mi ha colpito maggiormente è quello della Grecia, mi è rimasto particolarmente in testa. Parlava del pericolo stradale e della distrazione alla guida.
I ragazzi con il loro semplice modo di raccontare e il loro punto di vista riescono a trasmettere un messaggio molto intenso.

Maria Elena Mazzola (classe 1C, scuola secondaria di I grado “Donatello” – Quinto Istituto Comprensivo “Donatello” – Padova)

Se devo essere sincera, ogni cortometraggio aveva quella particolarità che lo distingueva e lo rendeva speciale: dalle diverse tecniche anche dai diversi significati, storie o insegnamenti che ci volevano dare. Ciascuno mi ha suscitato un’emozione diversa, a volte più forte a volte meno. Infatti, uno di quelli che più mi è piaciuto è il cortometraggio sintitolato “Lo Siento”, prodotto da una scuola primaria dell’Argentina. Anche se la fine è un po’ tragica, mi è piaciuto molto la tecnica che hanno usato, ritagliando e modificando per ogni minimo muovimento le figure di carta e non solo, anche il contenuto, che faceva vedere i vari sensi (l’olfatto, il gusto……) del corpo umano. Me ne sono rimasti impressi molti altri, ma mai come il primo, “ Times never comes back”. Di quest’ultimo mi è rimasto molto l’insegnamento che dava, un fatto che molto spesso accade. Mi ha colpito specialmente il modo con cui hanno rappresentato questo problema di oggi e ancora di più il fatto che ha interpretare i personaggi del corto sono stati dei bambini di una seconda elementare, quindi ancora abbastanza piccoli. Dopo di questo, devo dire che guardarli è stato molto interessante ed emozionante e spero davvero tanto di poter partecipare a questo evento un’altra volta.

Amelia Favaretto (2F, Scuola Secondaria di I grado “Copernico” – Quinto Istituto Comprensivo “Donatello” – Padova)

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