The Letter (Kyrgyzstan)

The Letter (Kyrgyzstan)

TITOLO: The letter
TECNICA: dal vivo
NAZIONALITÀ: Kirghizistan
DURATA: 6,00 min.
GENERE: emigrazione
TRAMA: in una famiglia del Kirghizistan, la madre ha deciso di emigrare all’estero per trovare lavoro, lasciando così’ le figlie e la nonna da sole. Il loro unico mezzo di comunicazione è la lettera, con cui si scrivono cosa fanno a se stanno bene. Un giorno arriverà una lettera con una notizia travolgente…

RECENSIONE
La storia, raccontata non da qualcuno ma dalle immagini del video, personalmente mi ha fatto riflettere: esistono davvero queste situazioni al mondo e mi sento molto fortunato al confronto. Il corto, che esalta molto la tristezza, ci vuole insegnare che di fronte alle difficoltà bisogna andare avanti. Il ritmo non è noioso e lento ma invece molto fluido e nella narrazione non sono importanti i suoni o la musica ma le parole. Trovo che tutti dovrebbero essere a conoscenza dell’argomento (emigrazione) trattato da questo corto, che personalmente ho valutato con 5 punti su 5.

Giulio Antonio Drigo – classe 2 F – Scuola Secondaria di I grado “A. Doria” Roncaglia – IC Ponte San Nicolò


TITOLO: The letter
PAESE: Kyrgizistan
AUTORE: Alina Koshmatova
TECNICA: Animazione dal vero
DURATA: 6 minuti
SINOSSI: riprese molto accurate e di alta qualità, musica molto frequente, scene significative… in 6 minuti questo cortometraggio riesce a far riflettere su quanto possa essere dura la lontananza dai propri cari (nonni, genitori, fratelli), il fatto di non poterli vedere e abbracciare.
La storia racconta di due sorelle la cui madre è emigrata in un altro paese per motivi economici, che comunicano tramite delle lettere. Purtroppo un giorno
arriva una lettera che comunica la morte della madre. La figlia maggiore all’inizio è disperata, ma grazie all’aiuto della sorellina accetta la morte della madre…

Serena Denise Stecca – classe 2 F – Scuola Secondaria di I grado “A. Doria” Roncaglia – IC Ponte San Nicolò


Autore:Alina Koshmatan
Nazionalità:Kyrgyzstan
Anno:2020
Durata:6m

THE LETTER
The Letter è un cortometraggio che parla di due ragazzine,che sono costrette ad arrangiarsi perché la madre ha lasciato la casa per il lavoro,anche se si tenevano spesso in contatto con le lettere, fino a quando successe un brutto inconveniente…
Il cortometraggio è stato ripreso dalla stessa protagonista; che usava molti effetti che mi suscitavano emozioni, ovviamente questo è accompagnato anche dalla musica che si alternava nei momenti tristi e in quelli felici.
Questo cortometraggio mi ha fatto capire l’importanza della famiglia,ed a essere tutti uniti, infatti le ragazzine erano sole senza la madre e il padre ,e dovevano occuparsi della nonna che col tempo perdeva agilità ,non mi piacerebbe avere i miei genitori lontani da me e pensare di occuparmi di tutti,sarebbe molto faticoso dato che non sono ancora così autonoma;penso inoltre che la loro vita sia molto più difficile e ostacolata da mille cose che per noi sono insignificanti e che risolviamo con facilità.

VALENTINA III E – Scuola Secondaria di I grado “A. Doria” Roncaglia – IC Ponte San Nicolò


Titolo: “KAM” (la lettera)
Autore: Alina Koshmatan
Nazionalità: Kirghizistan
Anno: 2020
Durata: 6:00 minuti

Storia: Questo breve cortometraggio ci racconta la storia di una madre, partita da casa sua per lavorare e che manda ogni settimana delle lettere alle sue figlie rimaste a vivere con la nonna. In queste lettere la mamma chiede alle figlie come stiano, chiede se la più piccola arriva puntuale a scuola, chiede come stia la nonna (e le raccomanda di prendersi cura di lei perché molto anziana), e assicura loro che appena arrivati i soldi dello stipendio glieli avrebbe mandati per poter fare la spesa, ma soprattutto esprime la mancanza verso le sue figlie e dice che non vede l’ora di poterle riabbracciare. Così anche la figlia maggiore le scrive lettere in risposte e la rassicura che le cose stavano andando bene,ma soprattutto si stavano prendendo cura della nonna visto che non stava molto bene di salute. Si vede negli occhi di queste bambine la mancanza della madre. La mamma rispondeva alle figlie dicendo che sarebbe tornata al più presto e che anche lei non vedeva l’ora di tornare a stare con loro e a tornare a fare le cose che facevano di solito insieme. Un giorno, però, arrivò una lettera diversa dal solito, era un avviso di notifica. Nella lettera si scriveva che purtroppo la madre era morta in un incendio nella tipografia dove lavorava. La figlia maggiore prese malissimo questa notizia e col passare dei giorni dentro di lei cresceva un’enorme rancore e la voglia di riabbracciare la madre un’ultima volta. Il tempo passava e nulla poteva tirare su di morale la bambina, così la sorella minore vedendola in quello stato pensa di scriverle una lettera uguale a quella che spediva di solito la madre scrivendo che stava bene ma che era partita per un lungo viaggio e che non avrebbe potuto più scriverle.

Interpretazione: Ho deciso di fare la recensione di questo cortometraggio perché mi rappresenta molto. Io essendo di nazionalità rumena purtroppo i parenti e la nonna li vedo solo d’estate per quelle due settimane che abbiamo di vacanza. Allo stesso tempo mi ritengo fortunata perché grazie alla tecnologia la mia famiglia ed io chiamiamo, ogni settimana, la nonna e tramite i vari social posso vedermi con i parenti che non abitano qua vicino. Voglio tanto bene alla mia famiglia, e spesso mi manca molto, soprattutto in questo periodo dove dobbiamo affrontare questi giorni così difficili, e guardando questo video mi sono commossa molto perché mi ha fatto riflettere sull’importanza di avere, in primo luogo, i propri genitori affianco e che non oso nemmeno immaginare il dolore nel perdere un genitore e non aver avuto nemmeno la possibilità di dire addio alla propria madre, e penso che sia davvero la cosa peggiore che possa capitare a una persona.

Uso delle immagini: All’inizio del cortometraggio, vengono mostrate delle scene dove l’autrice, Alina, fa vedere che lei con la sua videocamera ha registrato tutto il cortometraggio, scena per scena, e, a dir la verità, penso che l’abbia registrato molto molto bene. Con questo cortometraggio è riuscita a dare l’impressione che il filmato assomigli al trailer di un film.

Uso di musica e suoni: La musica in sottofondo, usata durante il cortometraggio, devo dire che è stata azzeccata e accompagnava tutte le scene del corto e dato un particolare in più al cortometraggio.

Progetto educativo: Questo cortometraggio è stato fatto per far capire alle persone quanto possano essere fortunate ad avere genitori, nonni, zii o parenti in generale che abitano nella stessa regione o nello stesso paese. Penso che non dobbiamo dare per scontato tutto ciò e pensare a quanto possiamo essere fortunati ad avere un affetto familiare vicino a noi fisicamente e che ci voglia bene.

EMANUELA III E – Scuola Secondaria di I grado “A. Doria” Roncaglia – IC Ponte San Nicolò


Ho visto dei bellissimi cortometraggi, ognuno di loro aveva qualcosa da raccontare e ognuno di loro in modi diversi: dai pastelli, ai lavori a maglia, fino alla tecnologia di oggi. Però, uno in particolare mi ha colpito. Mi ha fatto pensare alle cose importanti della vita e di quanto brutto è perderle. Soprattutto, in questo periodo, ce ne stiamo accorgendo di più.

In Kyrgyzstan, una ragazza di 14 anni, è riuscita a montare un cortometraggio, secondo me molto bello e fatto bene, che ha chiamato “The letter”. Quest’ultimo ha una durata di 6:00 minuti e parla dell’emigrazione. All’Occidente si vive molto bene, ma molti si lamentano ancora, compresa io. Ci lamentiamo, perché forse i nostri genitori sono tornati prima da lavoro e non possiamo guardarci la nostra serie TV preferita,…Ecco, questo cortometraggio ti farà cambiare idea: due giovani sorelle vivono in una piccola casa, insieme alla nonna. La loro mamma è lontana per lavoro, presumo per dare cibo, vestiti alle sue figlie. L’unico modo per comunicare sono della semplice carta e una penna; possiamo dire che questi due elementi possono essere molto importanti per noi, a volte. In una giornata normale, mentre ritornavano a casa, le due sorelle si accorgono che nella cassetta della posta, che è un sacchetto bianco, è arrivata una lettera. Pensando che sia una lettera scritta dalla mamma, entusiaste prendono il pezzo di carta e corrono dentro casa, ma ad aspettarle c’è una brutta notizia: la loro mamma ha perso la vita in un incidente in fabbrica. La sorella più grande è colpita dal grande dolore e non smette di leggere e pensare a quella lettera e non sorride più. La sorella più piccola si accorge di ciò e poche mattine dopo fa trovare, dove di solito c’erano le lettere della mamma, una cartolina. La sorella maggiore prende il pezzo di carta e quando lo apre, in una scrittura colorata, trova scritto ”La mamma deve partire per un lungo viaggio, non vi scriverò più”. Facendo così la bambina riesce a strappare un sorriso alla sorella. Mi è piaciuta molto la storia, perché loro avrebbero voluto che la loro mamma tornasse prima del previsto e poi, mi ha colpito molto il coraggio della bambina, che nonostante il dolore, è riuscita a far sorridere la sorella. Consiglierei a tutti di vedere questo cortometraggio.

Anastasia 3 E – Scuola Secondaria di I grado “A. Doria” Roncaglia – IC Ponte San Nicolò


“The letter” E’ un corto molto commovente e coinvolgente. Mi ha colpito molto il fatto che è stato realizzato da una ragazza di soli quattordici anni. La qualità è davvero molto impressionante.

Andrea Faggian 1B – Scuola Secondaria di I grado “A. Doria” Roncaglia – IC Ponte San Nicolò


Questo cortometraggio parla di due ragazzine che sono sole con la loro nonna e ogni giorno si scrivono alla loro mamma che è distante, le due sorelle si vogliono molto bene e si prendono cura l’una dell’altra e della nonna. Un giorno però scoprono che la mamma muore in un incidente e la sorella maggiore diventa molto triste, le lettere non arrivano più naturalmente, ma un giorno la sorella maggiore ne trova una, scritta da sua sorella più piccola facendo finta di essere la mamma e dicendo che deve fare un lungo viaggio e che per questo non potrà più scrivere lettere a loro. Ciò fa sorridere la sorella maggiore che ritorna un pò il sorriso.
Il corto è’ molto bello e fa riflettere, a me è piaciuto perché mi ha fatto pensare a a quanto sono fortunata, io vivo con la mia famiglia e possiamo stare tutti assieme.
La cosa che mi ha stupito di più è che è stato fatto da una ragazzina di solo 14 anni ,e dal filmato non sembrava; se non ci avrebbero fatto vedere i tutorial o i video mentre lei faceva le riprese io non l’ avrei mai pensato.
Anche la storia che viene raccontata è molto bella e ti fa riflettere molto. E’ stato il mio preferito.

Margherita Penzo, 2F scuola secondaria di I grado “Copernico” – Quinto Istituto Comprensivo “Donatello” – Padova

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